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Descrizione

Su iniziativa del comune di Masio, capofila del progetto, è stato firmato un protocollo di intesa con i comuni di Cassine, Gamalero, Carentino, Bergamasco, Oviglio, Quattordio, Felizzano, Fubine Monferrato, Altavilla Monferrato allo scopo di creare una rete tra i comuni per valorizzare gli aspetti principali del territorio: la suggestione storica della Strada Franca del Monferrato è il veicolo promozionale principale.

Il percorso si snoda tra Cassine e Altavilla, seguendo, ove possibile, il tratto storico per un totale di circa 60 km. La Strada entra nel nostro comune da Oviglio, arriva in prossimità di Monvicino e quindi in centro ad Abazia, seguendo il percorso del sentiero regionale 871; si prosegue scendendo verso il Tiglione fino alle Molere, dopodichè percorrendo strada delle Cappellette si arriva in piazza Borgonuovo e si attraversa il ponte sul Tanaro entrando nel territorio di Felizzano.

Lungo il sentiero sono visibili le tradizionali frecce direzionali e le tacche di vernice bianca e rossa, colori ufficiali dei sentieri di trekking e gli adesivi con il logo della Strada.

Nel 2022 la Strada Franca è entrata a far parte dei Luoghi del Cuore del FAI

Per seguire gli eventi e le ultime novità, link alla pagina Facebook della Strada

https://www.facebook.com/stradafrancadelmonferrato

 

La Storia

La Strada Franca del Monferrato faceva parte di una fitta rete di vie commerciali tra il Basso e l'Alto Monferrato, nata nel corso del Medioevo e consolidatasi nei primi decenni dell’età moderna, quando assunse una propria riconoscibilità territoriale.

Il Marchesato di Monferrato era diviso in due macro-aree da una lingua di territorio appartenente al Ducato di Milano, che comprendeva il bacino del Tanaro fin quasi alle porte di Asti. Con la Strada Franca, come testimonia il nome, venne istituito un diritto di transito di merci esente dal pagamento del dazio, per favorire le comunicazioni interne al marchesato.
La questione, puramente amministrativa, riguardò una breve sezione – tra Fubine Monferrato, ultima terra monferrina a nord del Tanaro, e Bergamasco, prima terra monferrina a sud del fiume – e comprendeva parte dei territori di Carentino, Oviglio, Masio, Quattordio e Felizzano; la via commerciale nel suo complesso, in realtà, proseguiva lungo l’importante asse di comunicazione da Altavilla fino a Casale e a sud fino a Genova, scendendo verso Gamalero e Cassine.

Il mezzo principale di attraversamento del Tanaro era, per chi seguiva questa strada, il traghetto che univa le sponde in un punto variabile secondo le condizioni delle acque, ma approssimativamente a metà tra l’abitato di Masio e di Felizzano.

In età moderna, quasi tutte le terre dell’area erano infeudate ed i signori locali erano i titolari della riscossione dei pedaggi; in questo contesto, l’esenzione del pagamento del dazio rivestì notevole incidenza economica, contribuendo allo sviluppo economico della regione. Questi aspetti sono particolarmente rilevanti per via della folta presenza di mercanti genovesi impegnati a importare nel Monferrato.



Descrizione

Strada Franca del Monferrato


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