Seguici su
Cerca

Descrizione

La sezione dedicata alla cultura ed alle tradizioni di Masio ed Abazia non può non iniziare con un contributo dedicato al dialetto, che ancora oggi è vivo e rappresenta una significativa componente dell'identità locale.
Più di ogni altro, in questi anni, il maestro Cacciabue Giuseppe, da tutti conosciuto come Pimpi, ha contribuito alla salvaguardia delle tradizioni masiesi: ad ogni grande appuntamento dedicava una poesia in dialetto ai compaesani, la classica "businà".
Di seguito sono riportate due sue composizioni.

Nui suma què,
ticc ansema par cantè
ina canson cla va bein a tit stagion.
Ansima al Bric
a faruma seinti a ticc
che què nt'Mas a l'ì in bel post
chi stan ben mati e fanciot
giuvu e vegg i stan ticc bein
da la seira a la matein!
Sia d'inver,
sia a la prima che d'istà
què l'ì tit bel,
i son post propi beà.

A suta a-u su
da partit ui ven dal fiù
con dla frita ecesiunal
con dal vein c'un fa neint mal
con dal gran e con dal fein
a què nt'Mas u sa sta bein.
E-n-fond dla val,
u i'è Tani cal va szì
e ns'sal Bric d'Mas
la Tur vegia la sta sì.
A suta a-u su
dapartit ui ven dal fiù
con dla frita ecesiunal
con dal vein c'un fa neint mal
con dal gran e con dal fein
a què nt'Mas u sa sta bein!!!


Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Valuta da 1 a 5 stelle la pagina

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà? 1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri